Napoli, un minorenne è rimasto ferito in una sparatoria | La guerra fra clan
Nella notte di giovedì c’è stata una sparatoria a Bagnoli, presso Napoli ovest, durante la quale è rimasto ferito un giovane.
È successo giovedì sera, a Bagnoli, durante la notte. Improvvisi spari hanno attirato l’attenzione di molti tra i notturni della città, ma in particolare un giovane di 17 anni, il quale è rimasto ferito in questa sparatoria tra clan contrapposti. A giudicare dalle prime indagini, il ragazzo sarebbe fuori pericolo.
Il tutto è accaduto intorno alla mezzanotte in viale Campi Flegrei, quando uno scooter si è fermato improvvisamente e la quiete è stata spezzata dal suono dei proiettili. Il giovane è stato preso di mira da un colpo di pistola, un episodio che ha tutte le sfumature di un agguato studiato a tavolino.
Le indagini sono ora nelle mani della Squadra Mobile della Questura di Napoli, coadiuvata dal commissariato di Bagnoli. La dinamica dell’evento rimane da chiarire, ma una connessione con la sparatoria avvenuta in piazza Italia ad inizio aprile non è da escludere. In quell’occasione, una donna fu ferita accidentalmente.
Il giovane vittima dell’agguato dell’altro giorno è stato fortunato, poiché le sue ferite non sono gravi e ha potuto ricevere cure immediate presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo. Non sembrerebbe essere coinvolto in questioni legate alla camorra, fatto che ha lasciato credere alle autorità che si sia trattato di un errore.
Non è un episodio isolato
Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra i clan locali. Gli arresti di Vitale Troncone e di suo figlio Giuseppe, considerati figure di spicco del clan di Fuorigrotta che porta il loro cognome, hanno lasciato un vuoto di potere che altri gruppi criminali sembrano cercare di colmare. L’escalation di questa lotta per il controllo territoriale è testimoniata anche dall’episodio della donna del 4 aprile.
Le indagini su questo evento sono ancora in corso, ma sembra che la lite coinvolgesse affiliati al clan Troncone, mentre individui legati ai clan Esposito di Bagnoli e Zazo erano presenti sul luogo. In questo intricato scenario di rivalità e scontri, la comunità locale è costretta a vivere con il timore di ulteriori episodi di violenza.