Hellblade Senua’s Sacrifice: tutto sul titolo dark psychological
Le avventure di Senua continuano: tutto quello che c’è da sapere sul videogioco più folle a cui si potrebbe giocare.
Hellblade Senua’s Sacrifice è un gioco realizzato in Unreal Engine 4 dalla produzione indipendente di Ninja Theory. Uscito nel 2017, non ha avuto il successo che avrebbe meritato, sia per il suo pregevole gameplay, sia per la recitazione stessa dell’attrice protagonista.
Il vero fiore all’occhietto del gioco, però, è l’argomento trattato: la psicosi, cioè un disturbo mentale poco conosciuto dalla maggior parte delle persone, almeno da un punto di vista scientifico. I sintomi includono allucinazioni e deliri, rendendo difficile distinguere la realtà dalla percezione distorta della stessa.
Ed ecco che arriva il bello: in Hellblade i giocatori interpretano Senua, una vichinga affetta da psicosi. Lei sente davvero le voci che le dicono cosa fare e dove andare. Il punto è che anche il player le sente, mettendolo in crisi ma al tempo stesso rappresentando in modo puntuale un disturbo mentale come mai accaduto prima.
Il gioco infatti immerge i giocatori in questa realtà complessa attraverso gli occhi di Senua, una guerriera che ha subito traumi fin dalla giovane età. La storia di Senua è una lotta costante con l’oscurità interiore, attraverso un’avventura dentro la mente di Senua, affrontando i suoi demoni.
Il gamplay di Hellblade
Il gioco si presenta con una visuale in terza persona. Il gameplay è una combinazione di combattimenti, che rappresentano una parte significativa dell’esperienza, soprattutto perché con la morte di Senua il gioco riprende in modo diverso, andando a modificare il finale della trama.
Ciononostante, buona parte del gioco è riservata alla risoluzione di puzzle ambientali. La grafica è mozzafiato, con ambientazioni suggestive che catturano l’atmosfera oscura e inquietante del gioco. I personaggi sono ben realizzati, con espressioni facciali realistiche e movimenti fluidi, benché si tratti di un gioco del 2017.
Critiche di Hellblade
Molti hanno avuto da obiettare sul titolo di Ninja Theory. Una delle istanze negative mosse ai produttori e sviluppatori è quella relativa alla sua durata. Secondo i detrattori, Hellblade sarebbe dunque troppo breve, poiché 8 ore di gioco sarebbero riduttive.
Altri hanno individuato invece in questa tempistica ridotta un punto di forza: il gioco non è semplice da digerire, quindi sarebbe stato complesso tenere alta la tensione per oltre 8 ore, senza annoiare il giocatore. In più, si parla di una produzione indipendente, dunque con fondi abbastanza limitati rispetto ai titoli AAA.