Nuovo scandalo per la Monsanto, la multinazionale condannata a risarcire 857 milioni di dollari negli Usa
La Monsanto è stata condannata a un risarcimento record verso gli studenti e i genitori di una scuola americana.
Condanna storica per la Monsanto negli Stati Uniti, con la multinazionale che sarà adesso costretta a risarcire per la cifra record di 857 milioni di dollari gli studenti e i genitori della Sky Valley Education Center di Monroe, un istituto scolastico che si trova a nord di Washington.
Una causa nata anni fa da cinque ex studenti e due genitori che sostenevano come, a causa della Monsanto, l’intera scuola fosse stata esposta ai pcb che erano contenuti all’interno dell’impianto di illuminazione e che ha finito con il causare gravi problemi di salute a queste persone. I Policlorobifenili sono infatti considerati degli inquinanti “eterni” per via del fatto che si ci mettono tantissimo tempo a dissolversi nell’aria.
Monsanto ha già annunciato che farà ricorso contro la decisione del giudice, ma nel frattempo si trova costretta ad affrontare l’ennesimo caso di inquinamento. Accuse con cui la Monsanto convive da tantissimi decenni. D’altronde, parliamo di una delle multinazionali più controverse al mondo, scoperta nelle sue “zone grigie” grazie al documentario prodotto nel 1995 dalla regista francese Marie-Monique Robin.
Un film che colpì come un pugno allo stomaco i consumatori di tutto il mondo, e che vinse in quello stesso anno il premio “Albert Lourdes”.
Nel documentario veniva ripercorsa la nascita di questa potentissima azienda, assorbita in seguito dalla Bayer, che era nata agli inizi del novecento come impresa di prodotti chimici, e che si era ben presto specializzata nel settore agricolo e nella coltivazione di OGM.
Tutt’oggi, la Monsanto ha il suo prodotto di punta nel RoundUp, uno degli erbicidi più venduti al mondo, anch’esso però protagonista di diverse controversie circa la sua capacità inquinante. Ma non solo perché attualmente la Monsanto è leader assoluta nel campo degli OGM, detenendo circa il 90 per cento di tutte le specie di semi geneticamente modificati che esistono al mondo.